Quale è quel luogo al mondo dove nascono nuove tendenze, nuove mode o nuove forme d’arte?
Alla gran parte delle persone la prima risposta che viene in mente è senza dubbio Londra, la capitale che, più di ogni altra, attualmente rappresenta la culla di una forma d’arte, certamente non nuova, ma mai come oggi considerata tale: la Urban Art o Street Art. Lavoro di artisti un tempo ritenuti dei semplici teppisti di periferia, dei disadattati che esprimevano il loro disagio imbrattando i muri e i vagoni delle metropolitane delle più grandi città del mondo, ma che oggi cominciano lentamente ad essere stimati come dei veri e propri maestri, che godono di visibilità e notorietà grazie alla rete, acquisendo un valore di mercato di decine o centinaia di migliaia di dollari e che nel tempo è destinato a crescere.
Banksy (nome d’arte) è senza dubbio il più famoso tra gli artisti di strada, sia grazie alla potenza e alla bellezza della sua arte, sia per l’alone di mistero che lo circonda, infatti la sua identità rimane ancora sconosciuta dopo più di un decennio di attivismo. Di lui si sa solo che è un inglese nato a Bristol nei primi anni 70. La sua tecnica è lo stencil, una sorta di maschera utilizzata come un negativo, simile al semplice normografo che usavamo a scuola, ma in questo caso utilizzato per una delle più alte forme d’arte contemporanea, la Guerriglia Art, attività che ha lo scopo di promuovere il dissenso e far luce sul degrado sia fisico che morale delle nostre società, attraverso figure spesso accompagnate da frasi dissacranti.
Come nasce?
Un’arte che affonda le sue radici nel Dadaismo, con il quale condivide, oltre al disgusto per la convenzionalità, lo spirito di rivolta contro la guerra e contro tutte le forme di civilizzazione moderna, ma che a tratti ricorda lo stile aggressivo e di lotta del Futurismo, oppure la capacità di meravigliare l’osservatore attraverso immagini fantastiche e al tempo stesso reali, tipiche del Surrealismo.
Stiamo vivendo nel pieno di una rivoluzione artistica, in cui città come Londra diventano musei a cielo aperto, luoghi dove è possibile imbattersi improvvisamente in uno di questi capolavori che molto probabilmente i nostri figli studieranno sui libri di scuola, ma di cui oggi non ne abbiamo ancora compreso appieno lo spessore e il valore e per questo destinati a scomparire per volere o incuria di amministrazioni pubbliche che nulla hanno da lucrare da questa moderna forma d’arte.
Dove è possibile trovare questi capolavori?
È stata ideata la Banksy Locations Maps, un itinerario completo delle opere, ancora visibili, sparse per le varie zone della City, un’ imperdibile occasione per poter ammirare dal vivo e immortalare le creazioni dell’artista più rivoluzionario dei nostri tempi.