Cosa mangia una regina?

Indiscrezioni a corte

Certamente gli Inglesi non sono uno dei popoli famosi per la loro arte culinaria e uno stile alimentare dei più sani. Per questo motivo in molti hanno posto l’attenzione sulle abitudini a tavola della loro sovrana, scoprendo che il “regime dietetico” di sua Maestà è certamente impeccabile, ma non privo di alcune eccezioni che potremmo considerare bizzarre, come hanno affermato alcuni degli chef che hanno avuto l’onore di servirla in tutti questi anni.

Cibo sano ma non solo

Come consigliano da sempre i nutrizionisti di tutto il mondo, anche la Regina fa quattro pasti leggeri al giorno.
Solitamente comincia la giornata con una tazza di tè Earl Grey, senza zucchero e senza latte, con biscotti, cereali e, a volte, del pane tostato con la marmellata, e raramente non disdegna le uova strapazzate.
Il pranzo è all’insegna della leggerezza, con pesce grigliato e tante verdure come contorno, stando attenta a evitare gli amidi, soprattutto le patate. Per dolce, frutta fresca, in particolare le pesche bianche che crescono nelle serre di Windsor: le piacciono talmente tanto che d’estate se le fa mandare fino a Balmoral.
A merenda, da buona inglese, beve un tè accompagnato da torte e dolciumi (crema, frutta, cioccolato) e altri toast (senza crosta!), stavolta con salmone affumicato, maionese all’uovo, prosciutto e mostarda.
A cena opta per la carne di manzo, selvaggina o salmone.

Cosa beve?

Stando alle indiscrezioni si può notare che Elisabetta II rispetti molto le buone abitudini alimentari, e soprattutto la qualità del cibo che porta in tavola, concedendosi però qualche peccato di gola e una buona dose d’alcool quotidiana, perché i ben informati asseriscono che sua Maestà accompagni i pasti con del buon vino, non rinunci mai all’aperitivo che prevede un bicchiere di gin con Dubonnet, un tipo di vermouth con una fetta di limone e molto ghiaccio (un’abitudine ereditata dalla Regina Madre). Infine pare concluda le sue cene con un martini dry e, ciliegina sulla torta, per conciliare il sonno, un calice di ottimo champagne.