Cosa significa essere inglesi? Cosa rende gli inglesi così unici e particolari?
Sono le domande a cui Kate Fox, un’antropologa sociale, ha cercato di dare una risposta nel suo libro “Watching the English – The Hidden Rules of English Behaviour”, diventato un bestseller internazionale.
La Fox ha analizzato ogni minimo aspetto dei suoi connazionali mettendo a nudo una cultura strana e al tempo stesso affascinante, governata da un insieme di leggi e codici di comportamento non scritti ma conosciuti e rispettati da ognuno. Il modo di parlare, vestire, mangiare, bere, lavorare, guidare, fare acquisti e restare in coda sono solo alcuni dei “codici” a cui gli inglesi inconsciamente obbediscono.
Watching the English è il frutto della conoscenza di un insider ma che mantiene un punto di vista scientifico ed è per questo che ha riscosso molto successo – e anche molte critiche.
Kate Fox parte dal presupposto che, a suo parere, gli inglesi siano caratterizzati dalla cosiddetta “social dis-ease”, una sorta di condizione congenita responsabile di ogni comportamento, dall’ossessione per la privacy all’eccessiva cortesia, che in realtà dimostrerebbe la vera natura degli inglesi, ovvero l’essere ipocriti. Fox infatti li definisce “il popolo più represso del pianeta”.
Anche se gli inglesi non lo ammettono, la loro vera ossessione, sempre secondo la Fox, riguarderebbe la classe sociale; non è tanto una questione di soldi, quanto piuttosto di stile di vita: il tipo di abitazione in cui si vive, il tipo di arredamento, il modello di macchina o l’animale domestico che si possiede, cosa si mangia e dove si fa la spesa, ma soprattutto il modo di parlare. Infatti gli inglesi non usano le parole a caso e, se ascoltiamo attentamente quello che dicono, possiamo capire molte cose su di loro.
Giusto per fare qualche esempio, se parlando con un inglese, proviamo a dire qualcosa a voce bassa e, non avendo capito, ci risponde “Pardon?” probabilmente appartiene ad un ceto sociale basso, se usa “Sorry?” è probabile che provenga da una classe medio-alta mentre “What?” è, paradossalmente, indice di classe alta.
Sempre rimanendo in ambito linguistico, Il dolce a fine pasto pasto è chiamato “pudding” dalle classi alte, “sweet/after” o “dessert” dalle classi medio-basse.
Questi sono solo alcuni degli aspetti di cui si parla nel libro che, aldilà delle critiche, risulta molto utile a chi non è solo interessato ad imparare la lingua inglese ma vuole anche capire quello che gli inglesi celano tra le righe.