What’s your job? Verbo TO BE

Vogliamo fornirvi alcune schede pratiche per l’inglese di ogni giorno. Iniziamo oggi con una questione molto importante: il lavoro.

Come chiedere il lavoro/prefessione a qualcuno ? What’s your job?

La formulazione della risposta è molto semplice, perché si utilizza solo il verbo TO BE (essere): I’m a doctor (sono un medico), oppure I’m a pilot (sono un pilota), oppure a manager o a detective, ricordando di usare sempre l’articolo indeterminativo.

I nomi delle professioni possono essere divisi in tre gruppi. Nel primo troviamo quelli che sono uguali sia al maschile che al femminile: secretary (segretario/a), teacher (insegnante), shopkeeper (negoziante), driver (autista), doctor (medico), reporter (cronista), mechanic (meccanico) .

Si comportano allo stesso modo anche altri sostantivi, che non indicano però delle professioni, come i termini student (studente), tourist (turista), e pensioner (pensionato/a). Housewife (casalinga) ovviamente, è solo femminile.

Al secondo gruppo appartengono tutti quei nomi che diventano femminili aggiungendo ess in fondo alla parola. Un esempio: actress, femminile di actor, attore.

Nell’ultimo gruppo troviamo nomi composti, come businessman (uomo d’affari), che al femminile diventa businesswoman, e policeman (poliziotto) che si trasforma in police-woman; ai nomi business (affari) e police (polizia) è stato aggiunto man (uomo), oppure woman (donna).

 

Curiosità …

Una lingua femminista

La Gran Bretagna è stata la culla dell’emancipazione femminile: già all’inizio del ‘900 le donne inglesi reclamavano il diritto di voto, facendosi chiamare suffragette, perché volevano il suffragio universale. La parità tra i sessi viene ricercata anche nel linguaggio: così è nata l’abbreviazione Ms. L’appellativo è apparso negli anni 40, ma la disputa su come utilizzarlo si è accesa negli anni ’70; secondo alcuni sostenitrici doveva venire adottata come formula standard per indicarla donna come persona. Ma il cammino della lingua inglese verso la parità dei sessi non si è fermato qui. Molte professioni e qualifiche, prima esclusivamente maschili, ora vengono esercitate anche dalle donne. Perciò si è dovuto creare la versione “femminile” per il nome. Ad esempio, il nome composto “salesman”, venditore, ha il corrispondente in “saleswoman”; la stessa cosa avviene per “spokesman” (portavoce) e “chairman” (presidente). Il problema però rimaneva quello di riuscire a qualificare in modo generico questi termini, perché fossero applicabili a entrambi i sessi. La soluzione è stata trovata sostituendo a “man” il neutro “person”. Sfogliando giornali e riviste inglesi, perciò, ci si imbatte in termini come “salesperson”, “chairperson”, segni di vivacità della lingua inglese.